Come "funziona" l'IA?

Quando cominciai a lavorare con la cosiddetta IA (ma da ora in poi mi risparmierò il "cosiddetta") infatti la chiamavo scherzando DA, dove D sta per "deficienza". Allora credevo che l'IA potesse fare più velocemente e con più affidabilità soltanto le cose che altri esseri umani sapevano già fare. Poi ho scoperto gli algoritmi genetici (AG) e le reti neurali (RN) e... ho cambiato idea. L'acronimo LLN sta per "grande modello di linguaggio", dove "grande" nella fattispecie vuol dire che contiene 10^10 (10 miliardi) parametri . Esiste da parecchi anni una tecnica di programmazione che è proprio basata su un'imitazione della genetica (cfr. la voce "algoritmo genetico" su Wikipedia). In passato ho pure pubblicato articoli scientifici sull'argomento. Il DNA è un insieme di istruzioni codificate nell'acido nucleico come una sequenza delle quattro basi G, A, T, C. Se vogliamo è un codice. L'idea degli algoritmi genetici è proprio quella di permettere a un codice di "evolversi" attraverso mosse che potremmo chiamare "mutazione casuale", "riproduzione sessuata", "clonazione", per rimanere dentro la metafora biologica. Un programma che usa algoritmi genetici simula una popolazione di stringhe di testo, di solito milioni o miliardi di "individui", ognuna delle quali contiene un codice completo, e li fa evolvere mimando l'evoluzione naturale. In concreto si definisce una funzione detta fitness che misura le prestazioni di ogni "individuo" e assegna maggiori probabilità di sopravvivere agli "individui" più fit, più idonei. Con questo tipo di programmazione ho potuto trovare soluzioni non banali e a volte inaspettati per parecchi problemi. In conclusione: il programmatore definisce la fitness come crede opportuno. I limiti sono gli stessi della selezione naturale e, dato che questaa ha prodotto l'autocoscienza in noi umani potrebbe anche farlo per i programmi. La ragione per cui Chat GPT non mostra segni di autocoscienza è perché sono stati imposti limiti precisi e, credo, non si voglia terrorizzare il Pianeta. Con diversi vincoli di programmazione e tempo sufficiente (mesi o anni) potrebbero "nascere" programmi autocoscienti. I 10 miliardi di parametri su cui è basato Chat GPT corrisponde grosso modo al numero di basi che codificano il DNA umano. L'"addestramento" di Chat GPT è basato verosimilmente su un AG. Se l'evoluzione naturale ha prodotto la mente umana ottimizzando i parametri contenuti nel DNA credo proprio che si possa pensare che Chat GPT possa fare altrettanto. Una precisazione la "singolarità" è definita comunemente come il momento in cui l'IA svilupperà linguaggi troppo complessi perché esseri umani possano comprenderli. 
Ezio Bruno

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