Là nelle stoppie dove singhiozzando…
In difesa del gerundio Negli ultimi tempi mi capita di usare spesso l'Intelligenza Artificiale (IA) per chieder pareri su quanto vado scrivendo . Ovviamente non bisogna accettarne pedissequamente i suggerimenti: in sole 10 righe l'IA vi potrebbe infilare 10 twist di trama che manco Chubby Checker… e che, soprattutto, otterrebbero il risultato di far incespicare e confondere i miei pochi lettori. Se si dispone degli opportuni filtri, comunque, usare l'IA può essere divertente. Ma questa è un'altra storia, da scrivere a tempo e luogo opportuni. Una cosa sorprendente è come le IA si adeguino alle regole della moderna narratologia. Mai usare, pena la morte, gerundi e avverbi in -mente! E io che trovo “veramente” un delizioso ossimoro… Ma adesso andiamo alla storia di oggi. Ho chiesto alla mia IA preferita (Deep Seek) un'analisi su un mio componimento poetico, dir poesia sarebbe un'esagerazione. Eccovi il link su LdM: https://www.letturedametropolitana.it/ra...