Là nelle stoppie dove singhiozzando…


In difesa del gerundio 

Negli ultimi tempi mi capita di usare spesso l'Intelligenza Artificiale (IA) per chieder pareri su quanto vado scrivendo. Ovviamente non bisogna accettarne pedissequamente i suggerimenti: in sole 10 righe l'IA vi potrebbe infilare 10 twist di trama che manco Chubby Checker… e che, soprattutto, otterrebbero il risultato di far incespicare e confondere i miei pochi lettori. Se si dispone degli opportuni filtri, comunque, usare l'IA può essere divertente. Ma questa è un'altra storia, da scrivere a tempo e luogo opportuni. Una cosa sorprendente è come le IA si adeguino alle regole della moderna narratologia. Mai usare, pena la morte, gerundi e avverbi in -mente! E io che trovo “veramente” un delizioso ossimoro… Ma adesso andiamo alla storia di oggi. Ho chiesto alla mia IA preferita (Deep Seek) un'analisi su un mio componimento poetico, dir poesia sarebbe un'esagerazione. Eccovi il link su LdM:
https://www.letturedametropolitana.it/racconti/14483
Alla IA, la poesiola piacque assai. Mi scrisse che variavo piacevolmente il ritmo sostituendo settenari con ottonari (la poesia consta di 6 settenari, 3 endecasillabi e 3 ternari, nessun ottonario e nessuna sostituzione, quindi) e soprattutto trovò incantevole il verso
sbuffando
Secondo l'IA ti sembra proprio di sentire il trenino che arranca… Questa, in effetti, era la mia intenzione, complimenti a Deep Seek, per avermi saputo leggere nel pensiero! Ma certo non mi faccio ingannare dalle lusinghe dell'IA e, prontamente, rispondo “Ma è un gerundio! Mi dici sempre che giammai dovrebbe essere usato…". La maniera in cui ribatte mi confonde ancor di più: ”niente gerundi nella prosa, ma nella poesia si può… osare di più".
Ho cercato di documentarmi e di capire perché, a detta di alcuni, il gerundio non dovrebbe essere usato, mai. Leggo sulla rete: “essendo in possesso della patente B, avendo conseguito la laurea in irrilevanza con il voto di 110/110 e la lode accademica…”. Non vedete come sono brutti i gerundi? Effettivamente fa schifo, ma potrebbe mai non far schifo il burocratese? Avete mai letto il verbale di un'assemblea di condominio?
E mentre sviluppo queste mie considerazioni mi vengono in mente due splendidi endecasillabi di un Maestro, Giovanni Pascoli:
Là nelle stoppie dove singhiozzando
va la tacchina con l'altrui covata
[G. Pascoli, Romagna in Myricae]

Beh, se non l'aveste mai sentita una tacchina, quel gerundio, singhiozzando, ve la farebbe sentire!

Cercando adesso di mettere un po' d'ordine nelle cose. Ci sono testi brutti col gerundio e testi brutti senza. D'altra parte il gerundio, con quel gruppo -nd-, dà un senso piacevole di pienezza, come tondo, girotondo, abbondo. I detrattori trovano quello che, a lor dire, sarebbe un difetto: il fatto che manchi un soggetto. Non è esattamente vero, il soggetto è reso chiaro dal contesto e, se il contesto non è chiaro, allora il gerundio è usato male e allora sì, meglio evitarlo. Viaggiando per Parigi, l'ho incontrata. Mi sembra chiarissimo chi incontra chi. Non c'è niente di meno di quanto vi sarebbe evitando il gerundio, Mentre viaggiavo per Parigi, l'ho incontrata. Di più… c'è una parola in meno. Il gerundio permette una sintesi maggiore delle forme a esso alternative. Anche su questo si appigliano i detrattori del gerundio: proprio permettendo un elevato grado di sintesi, renderebbe la scrittura troppo densa e scarsamente comprensibile per alcuni, fino a rischiare quello che secondo i narratologi è il massimo del male, l'info-dump. Già, la moda di oggi è descrivere tutto senza lasciare spazio alla fantasia dei lettori, show don't tell, come dicono.
Secondo costoro “Maria preparò una torta” non va bene. Meglio scrivere “Maria ruppe quattro uova in una terrina, le montò con la frusta e aggiunse la farina e lo zucchero passati al setaccio…”, così i lettori vedrebbero Maria mentre prepara il suo dolce. Gli antichi romani, con la loro sintesi veicolata spesso proprio dai gerund(iv)i, avrebbero detto “de gustibus non est disputandum”. Io sono più diretto: odio i romanzi che somigliano a libri di cucina come quelli che sottovalutano l'intelligenza e l'immaginazione dei lettori. 

Ezio Bruno

Commenti

  1. Molto interessante.
    Approfondire temi sulla scrittura e sugli errori da evitare, potrebbe essere molto utile, "fermo restando che" (locuzione pessima secondo me, da sostituire con "anche se") le regole sono fatte per essere infrante!
    Osservazione1: il link proposto come esempio, non viene evidenziato.
    Osservazione 2: sul mio telefono il tasto "PUBBLICA" è estremamente fastidioso e nasconde completamente quello che si scrive; sarebbe auspicabile una modifica alla gestione del Blog

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    1. Grazie per le osservazioni. Il link lo avevo sbagliato ed ora è corretto. Il secondo problema è più complicato e ci devo pensare.

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  2. Interessante anche perché, in realtà, non ho mai fatto caso se e quanto usi il gerundio nei miei testi... In prosa, poiché la poesia viaggia su un altro binario del mio.
    << “veramente” un delizioso ossimoro >> rimarrà INDELEBILMENTE impresso nella mia memoria! ;))

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  3. Io sono ignorante come una zampa stonata, scrivo per grazia ricevuta e il mio parere poco conta però dico di non far troppo caso agli schemi e al lessicale ma di scrivere come ci pare ma ad una condizione di non annoiare. Datemi retta, sono quisquiglie. Firmato il Fest
    P.S.
    Amici vitalizziamo questo blog con commenti. Commentoni. Commenticchi. Basta che esprimiamo, che ci palesato basta con la gente da una botta e via mica siamo in un bordello, anzi no magari lo fosse!!!

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    1. Io mi paleso sul tuo commento. Ciao. Sono Ondine

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  4. Volevo prima dire....ci palesiamo..

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    1. Ciao a tutti ma perché non pubblichiamo sulla home page del sito la pagina del blog con gli ultimi commenti come se fosse uno dei tanti racconti... L'accesso al blog è automatico per tutti quelli che si registrano su LDM per commentare i brani?

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    2. PRFF l'accesso non è precluso a nessuno, anche da anomìni senza essere loggati a LdM. Certo dal sito LdM c'è il link diretto, ma sono due accessi indipendenti. Se si vuole commentare facendosi riconoscere, o ci si logga al blog con l'account Google o almeno firmare il commento. Come per TUTTI i blog della piattaforma Blogger. Ciao

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  5. Per commentare l'ultimo racconto di rubus ho voluto lanciare una provocazione: Che ne pensate cosa servono i libri?

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  6. Paolo io penso che il blog sia lo spazio migliore per confrontarci a 360° . Secondo me la questione prioritaria e che gli autori vivano LDM attivamente e non per una botta e via.

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    1. Scusate non mi sono firmato: sono il Fest

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  7. Sono d' accordo con te ma vista la scarsa partecipazione al blog forse, se fosse tecnicamente possibile, pubblicare le più recenti battute del blog sulla home page di LdM... crescerebbe l' interesse...

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    1. Potrebbe essere una buona idea, tecnicamente bisogna chiedere all'amministratore/tecnico del sito LdM.

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  8. Ciao è questa l'ora in cui ii blogger seri incominciano ad animare i siti o ..... è ancora troppo presto?

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  9. Amici. Io considero sl momento questo spazio blog in fase di rodaggio. Invito la redazione a farsi viva. Sicuramente leggeranno i post e la mia richiesta è: come si può proporre un nuovo tema di conversazione, dialogo e confronto? Firmato il Fest e buona giornata a tutti.

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  10. Tu cosa proponi carissimo Walter?
    La stessa domanda è rivolta a tutti coloro che
    anche solo per curiosità si sono affacciati su queste pagine...
    dopotutto LdM è il luogo dove fare conoscere le nostre idee

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  11. Paolo, grazie mille per avermi invitato ad esprimermi. Premetto, ma già a più riprese lo avevo espresso, il mio apprezzamento per l'opportunità offertaci con questo blog. Ottimo ! Bene , io direi che di cose da parlare ne avremmo tante, ma andiamo per gradi. Il primo tema che vorrei discutere (naturalmente civilmente) con voi è: " importanza e necessità del commentare negli spazi preposti per i commenti " che poi vorrei collegare a una richiesta ad una gran massa di autori:" perché molti autori sono da una botta e via?" Perché voi autori pubblicate e poi sparite senza lasciare la minima traccia, salvo poi rispuntare fuori quando vi fa più comodo? E perché, pur comprendendo le vostre ragioni, una volta entrati, quanto meno non "vivete" la vostra permanenza (gratuita) in maniera attiva?
    Che ne pensate? Questa modalità comportamentale vogliamo considerarla normale? Ok. Io lo accetto e mi chiedo è così che deve essere LDM? Perché io nella homepage leggendo le linee guida vedo ben altro
    A voi la parola. Firmato il Fest

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  12. Anch'io sono abbastanza sconcertato nel vedere sempre i soliti amici che commentano i racconti. Voglio dire a noi che scriviamo fa piacere anche leggere i racconti dei colleghi e fa più piacere leggere i commenti, non per i like ma per capire meglio dove possiamo migliorare e per farci un'idea sia pure molto sommaria di come sono questi amici. Invece molti ritengono questa opportunità come un di più. Mi spiace perché LDM offre un servizio bellissimo ma per piacere usiamolo come va usato anche per rispetto verso la redazione e verso tutti. Dario Mazzolini

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